Buone notizie per il mattone bergamasco da Fiaip, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali. Dopo 8 anni consecutivi di calo dei prezzi delle case e del numero di compravendite, i dati dell'OMI, Osservatorio Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate, segnano per la prima volta un aumento del numero di transazioni e un assestamento dei valori reali degli immobili sulla piazza bergamasca.
"Dal Comitato consultivo misto OMI del quale facciamo parte - dichiara Giuliano Olivati, presidente Fiaip Bergamo - emerge una conferma di quello che abbiamo sempre sostenuto come Osservatorio immobiliare Fiaip Bergamo, e cioè che, fino alla fine del 2015, il calo generalizzato dei valori immobiliari ha fatto sì che si vendessero solo le case a prezzo per non dire a sconto. Questo abbassamento dei prezzi, che hanno perso anche il 50% dal 2008 ad oggi, ha portato ad una ripresa del numero di compravendite, nel primo semestre 2016, con un incremento ipotizzabile del 10%, del quale attendiamo conferma nei dati relativi a Bergamo e provincia, ancora in fase di elaborazione da parte dell'Agenzia delle Entrate. Per quanto riguarda l'andamento dei prezzi, i dati aggregati mostrano una sostanziale stasi delle quotazioni immobiliari per Bergamo città (0,15%), con una situazione a macchia di leopardo fotografata dall'OMI. Consigliamo pertanto ai proprietari massima prudenza nella definizione delle richieste per la vendita dei loro immobili, perché si vendono solo le case prezzate realisticamente. La buona notizia - conclude Olivati - è che si è tornati a vendere,con una rinnovata attenzione all'usato che attrae per i prezzi abbordabili e per la possibilità di usufruire delle agevolazioni fiscali su ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche".
Di seguito le risultanze dell'OMI - Agenzia delle Entrate per il primo semestre 2016.
Tengono i valori delle zone centrali e centralissime di pregio, Vittorio Emanuele e Poste Centrali, mentre nelle zone Papa Giovanni, Paleocapa, San Bernardino Alta, Moroni Alta e Via Palazzolo la presenza di immobili non ristrutturati influenza negativamente le quotazioni. Situazione simile nella zona Angelo Maj, con valori per edifici vecchi intorno ai 1100 - 1200 €/mq, per quelli costruiti negli anni '90 in buono stato intorno ai 1500 €/mq, mentre le nuove iniziative immobiliari si attestano dai 2000 €/mq in su.
Un ribasso dei valori si ha anche nella zona Canovine - San Bernardino bassa - Carnovali, mentre sono in ripresa le quotazioni della zona Porta Osio - Carducci, segnata da ribassi passati. Lo stato manutentivo degli edifici fa sì che i valori dell'usato calino nelle zone periferiche Loreto, Longuelo e Monterosso. Nella parte nord-est della città rimane apprezzata Redona, dove la presenza di iniziative immobiliari di qualità energetica e abitativa fa sì che i valori non diminuiscano.
In calo generalizzato le quotazioni dei box, mentre per il mercato non residenziale mancano dati attendibili per le compravendite di uffici e negozi. Scendono del 20% le quotazioni degli affitti degli uffici nelle zone centrali del capoluogo. Lo spostamento nei prossimi mesi delle sedi della Confindustria, dell'Italcementi e delle Agenzie Fiscali (uffici statali) porterà un ulteriore terremoto sulle quotazioni del terziario, situazione che andrà verificata nelle prossime rilevazioni.
In calo anche i valori della locazione dei negozi.
Spostando lo sguardo al resto della provincia si segnala la difficoltà di Treviglio, soprattutto nelle zone centrali, con una diminuzione dei valori medi sia delle locazioni che delle compravendite. La zona periferica mostra una certa stabilità con valori rilevati ricompresi da 1300-1900 €/mq per gli immobili vicino ai servizi e in buono/ottimo stato di manutenzione. Nel resto della macroarea della Bassa i valori mostrano una certa stabilità, 1000-1300 €/mq per il buono stato e 1500-1700 €/mq per l'ottimo.
Il mercato delle seconde case resta in crisi nelle macroaree Valle Brembana e Valle Imagna, mentre in Valseriana si segnala una ripresa circoscritta però a Castione della Presolana, soprattutto nella zona Bratto - Dorga, grazie a nuove iniziative con valori medi di 1700 €/mq.
Lago d'Iseo: i prezzi rilevati a Sarnico mostrano una stasi delle quotazioni.
Isola bergamasca in tenuta di valori, segnalati cali dei prezzi a Seriate (per smaltire l'invenduto degli anni 2009 - 2012) e Dalmine. Aumento delle quotazioni segnalato invece a Treviolo (probabile effetto del nuovo Ospedale alla Trucca).